mercoledì 27 luglio 2011

Non occorre un atto di coraggio!

Dichiarazioni attribuite al Sindaco De Capitani sulla vicenda della sistemazione dell'incrocio tra la S.R. 342 Dir e la S.P. 54 sostengono che per la risoluzione della vicenda "occorra un atto di coraggio". Sono invece convinto che non occorra alcun "atto di coraggio". La vicenda va invece affrontata in modo serio e scientifico, una volta per tutte. Bisogna trovare il modo di dimostrare che in effetti le rotonde possano migliorare la situazione, per esempio più di quanto non potrebbe fare un semaforo "super-intelligente", tipo "Mova".
Un approccio scientifico finora è mancato. Intendo: definito un parametro di capacità dello snodo, occorre vedere come tale parametro varia a seconda della soluzione proposta.
Bisogna riuscire a dire: la capacità oggi è 5, con il "Mova" sale a 6 e con le rotonde a 7. O viceversa. Valutare poi le implicazioni per i pedoni e ricordarsi che il traffico è come l'acqua: quando trova un blocco nel suo corso principale, "esonda" sulle strade laterali.
Ed infine, valutare lo snodo di Cernusco nel contesto meratese, e gli effetti indiretti causati dallo stesso da altri snodi poco efficienti, quale la rotonda di Viale Verdi a Merate.

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